La cucina è il luogo in cui raccogliamo i risultati agricoli nostri e dei nostri amici. E’ un luogo di creazione, fondamentale e delicato.


Il cibo e i piatti che proponiamo sono il frutto di ricerca continua: gustativa ed estetica, ma soprattutto di rispetto ed esaltazione della fatica che arriva dai campi. Ci piace esplorare nuove  e vecchie tecniche di cottura.

Lo facciamo attraverso fermentati, conserve, cucina sotto terra e legna. 


Nessun fronzolo, pochi e schietti ingredienti in ogni piatto, utilizzo di ogni parte e pochissima trasformazione.

  La nostra regione ha molto da offrire anche al di fuori dei più noti vitigni.

Proponiamo “cibo libero di montagna” e vogliamo farvi bere “vino libero di montagna”: i nostri territori sono i monti. Il Piemonte è una regione disegnata dagli uomini sulle mappe; le montagne, invece, sono ovunque e le persone che le abitano si riconoscono nel loro territorio, come un vino nel suo.

Crediamo nell’autoproduzione e al suo forte impatto ambientale. I nostri  animali crescono nei prati vicini a Chiot Martin, questo significa restituire equilibrio alla natura. Il pascolo è un valido aiuto nella pulizia del substrato boschivo, lo spostamento di borgata in borgata permette la rigenerazione dei terreni ottenendo campi fertili e la conservazione della biodiversità.

Macelliamo solo animali adulti utilizzandone ogni singola parte; con gli stessi canoni etici ci rivolgiamo a piccoli fornitori per le specie che non riusciamo ad allevare e grazie a una micro rete territoriale di cacciatori attenti e responsabili, nel nostro menù troverete occasionalmente selvaggina, in quanto crediamo essere la carne meno impattante per l'ambiente che ci circonda.

Linee guida del ristorante sono: riutilizzo, riduzione degli scarti, uso esclusivo delle risorse territoriali.

Selezioniamo e separiamo l'organico per nutrire i nostri animali ed alimentare il compost per gli orti. Cuciniamo su stufa a legna. Grazie a buone pratiche minimizziamo i rifiuti generici e ci impegniamo nell’uso responsabile delle risorse a partire dall’acqua.

Coltiviamo, produciamo e cuciniamo gli ortaggi che serviamo in tavola. Sinergia tra piante, autoproduzione di semenze, ricerca continua, rigenerazione del suolo è ciò che cerchiamo di portare avanti nei nostri campi.


Prediligiamo la biodiversità, cerchiamo di coltivare più varietà possibili e diamo maggior spazio a sementi antiche ormai quasi sconosciute, conservandole di anno in anno con l’intento di raggiungere una sempre più vicina autonomia agricola.

Essere così vicini alla natura poi, ci consente di conoscerla e viverla in ogni sua forma. Tutto ciò che di spontaneo raccogliamo e troviamo in essa ha sempre la precedenza nei menù, in quanto è la materia prima più pura ed etica che possiamo cucinare.